mercoledì 20 aprile 2016

Manicure impeccabile: gli step per unghie sane e belle


Basta nascondere le mani in tasca solo perchè non sono in perfetto ordine! Se non hai avuto il tempo di mettere lo smalto o combatti quotidianamente con unghie che si spezzano facilmente, non temere: ecco i passaggi e i prodotti da usare per avere sette giorni su sette una manicure sempre perfetta.
Almeno una volta alla settimana dedica un po' di tempo alle tue mani, limando le unghie in base alla forma che più preferite. Non tagliatele con le forbicine, ma usate sempre una lima, meglio se di cartone perchè quella di ferro rishia di sfaldarle. Inoltre, se avete il problema delle cuticole alzate, rimuovetele con una tronchesina, ma solo dopo averle spinte delicatamente indietro con un apposito bastoncino in legno.
Le unghie, così come la pelle, hanno bisogno di essere idratate tutti i giorni: prima di addormentarvi massaggatele con qualche goccia di olio di oliva che nutre e rinforza. Anche gli oli essenziali sono un vero toccasana per il loro benessere: cipresso ed eucalipto servono ad idratare, pompelmo, lavanda e limone le proteggono dagli agenti atmosferici, mentre il tea tree oil cura fastidiosi taglietti.
Una cura speciale per mani sempre perfette, è lo scrub. Per realizzarlo comodamente a casa sono necessari tre ingredienti: il miele, lo zucchero semolato e il limone. Il miele nutrirà le vostre unghie, lo zucchero le levigherà in modo delicato e il limone le renderà bianche e forti. In una tazzina mescolate due cucchiai di miele, due cucchiaini di zucchero semolato e il succo di mezzo limone. Non resta che applicarlo, massaggiando con dei piccoli movimenti rotatori.
Ora, che le unghie risultano lisce e bianche, potete procedere con la stesura dello smalto, e, in ultimo con una buona crema idratante per la pelle.

giovedì 7 aprile 2016

Per stare in buona salute bastano solo 20 minuti al giorno di sport


Per godere di una buona salute basta fare circa 20 minuti di attività aerobica al giorno, per un totale di 150 minuti a settimana. Lo scrive nero su bianco l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nella «Strategia per l'attività fisica OMS-2016-2020» che insieme alla Uisp-Unione Italiana Sport, raccomanda a tutti, anziani e adolescenti, di fare attività fisica moderata o intensa a seconda della fasce d'età. Contrariamente a quello che si può pensare sono i giovani, o meglio le giovani, di età compresa tra gli undici e quindici anni, le pecore nere della sistema: «che fanno registrare un aumento della sedentarietà», scrive l'Oms nelle strategie per il futuro.
Dell'importanza dello sport come «strategia» per star bene ne è convinta anche il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che da tempo ne ribadisce i benefici: «Uno stile di vita sano è l'obiettivo del Ministero della Salute e di tutti i paesi moderni come l'Italia, mangiare bene e avere comportamenti corretti ci permettono di vivere a lungo, ma bisogna farlo sin dalla gestazione in modo da prevenire obesità nei fanciulli. In tutte queste azioni che mettiamo in campo, l'attività fisica deve fare parte della vita dei giovani come formazione ed educazione». Il Ministro ha poi precisato che iniziative come quella presentata oggi non devo cadere nel vuoto: «per chi come noi fa politica e per chi deve fare iniziative sui territori, si deve accompagnare a una grande campagna di comunicazione che noi vogliamo e dobbiamo fare».  
Ribadita quindi l'importanza per la salute pubblica dell'attività fisica e di politiche che la sostengano, il documento dell'Oms definisce i livelli di attività fisica raccomandati per tre gruppi di età: giovani (5-17 anni), adulti (18-64) e anziani (dai 65 anni in poi). Nei più giovani l'esercizio fisico si svolge durante giochi di movimento, sport, svago. Negli adulti si pratica per spostamenti attivi, o di svago. I più anziani possono dedicarsi all'attività fisica durante spostamenti non motorizzati. Resta un denominatore comune per tutte le fasce d'età da evitare assolutamente: l'inattività fisica «principale fattore di rischio per la salute.  
In Europa è ritenuta responsabile ogni anno di un milione di decessi (il 10% circa del totale) e di 8,3 milioni di anni persi al netto della disabilità», è l'allarme lanciato dall'Oms che poi addita l'inattività come imputabile «al 5% delle affezioni coronariche, 7% dei diabeti di tipo 2, il 9% dei tumori al seno e il 10% dei tumori del colon». Crescono anche i dati in negativo sulle persone obese e in sovrappeso in Italia, aumentate negli ultimi decenni: «I dati sono allarmanti - prosegue L'Oms- in 46 paesi (l'87% della Regione), oltre la metà degli adulti sono sovrappeso od obesi, ed in diversi casi si arriva a sfiorare il 70% della popolazione adulta».