giovedì 7 aprile 2016

Per stare in buona salute bastano solo 20 minuti al giorno di sport


Per godere di una buona salute basta fare circa 20 minuti di attività aerobica al giorno, per un totale di 150 minuti a settimana. Lo scrive nero su bianco l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nella «Strategia per l'attività fisica OMS-2016-2020» che insieme alla Uisp-Unione Italiana Sport, raccomanda a tutti, anziani e adolescenti, di fare attività fisica moderata o intensa a seconda della fasce d'età. Contrariamente a quello che si può pensare sono i giovani, o meglio le giovani, di età compresa tra gli undici e quindici anni, le pecore nere della sistema: «che fanno registrare un aumento della sedentarietà», scrive l'Oms nelle strategie per il futuro.
Dell'importanza dello sport come «strategia» per star bene ne è convinta anche il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che da tempo ne ribadisce i benefici: «Uno stile di vita sano è l'obiettivo del Ministero della Salute e di tutti i paesi moderni come l'Italia, mangiare bene e avere comportamenti corretti ci permettono di vivere a lungo, ma bisogna farlo sin dalla gestazione in modo da prevenire obesità nei fanciulli. In tutte queste azioni che mettiamo in campo, l'attività fisica deve fare parte della vita dei giovani come formazione ed educazione». Il Ministro ha poi precisato che iniziative come quella presentata oggi non devo cadere nel vuoto: «per chi come noi fa politica e per chi deve fare iniziative sui territori, si deve accompagnare a una grande campagna di comunicazione che noi vogliamo e dobbiamo fare».  
Ribadita quindi l'importanza per la salute pubblica dell'attività fisica e di politiche che la sostengano, il documento dell'Oms definisce i livelli di attività fisica raccomandati per tre gruppi di età: giovani (5-17 anni), adulti (18-64) e anziani (dai 65 anni in poi). Nei più giovani l'esercizio fisico si svolge durante giochi di movimento, sport, svago. Negli adulti si pratica per spostamenti attivi, o di svago. I più anziani possono dedicarsi all'attività fisica durante spostamenti non motorizzati. Resta un denominatore comune per tutte le fasce d'età da evitare assolutamente: l'inattività fisica «principale fattore di rischio per la salute.  
In Europa è ritenuta responsabile ogni anno di un milione di decessi (il 10% circa del totale) e di 8,3 milioni di anni persi al netto della disabilità», è l'allarme lanciato dall'Oms che poi addita l'inattività come imputabile «al 5% delle affezioni coronariche, 7% dei diabeti di tipo 2, il 9% dei tumori al seno e il 10% dei tumori del colon». Crescono anche i dati in negativo sulle persone obese e in sovrappeso in Italia, aumentate negli ultimi decenni: «I dati sono allarmanti - prosegue L'Oms- in 46 paesi (l'87% della Regione), oltre la metà degli adulti sono sovrappeso od obesi, ed in diversi casi si arriva a sfiorare il 70% della popolazione adulta».

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